Informazioni
abstract attività – mostre d’arte contemporanea – triennio 2016, 2017, 2018
Grazie alla volontà del collettivo artistico-culturale locale, riconosciuto come sezione
dell’Associazione Nazionale per la Tutela e la Valorizzazione del Patrimonio Storico-Artistico e
Naturalistico “Italia Nostra”, congiuntamente con l’Amministrazione Comunale e tutta la collettività,
il 7 maggio 2016 si inaugurava il Palazzo Beneventano di Lentini.
Il panorama in cui la compagine di Italia Nostra veniva a trovarsi e la ristrettezza dei tempi
programmati, prospettava un “tabellino di marcia” devastante, non solo la missione di riconsegnare
un’anima a quei luoghi, ma soprattutto il piacere/dovere fisico e morale di bonificare le aree, spazi
che sino a quel momento potevano intendersi del tutto cantiere.
Oltre il portone del civico 4, di via San Francesco d’Assisi, si attuava il recupero delle storiche sale a
beneficio di tutta la città, un’azione strategica in sintonia con le installazioni e gli allestimenti d’arte
pensati e realizzati. Ciò ha significato lavoro, energie investite sul costruito esistente con un blocco
di attività di spessore e di valorizzazione, per reindirizzare gli “abitanti spaesati” ad un luogo storico
di riferimento.
Numerosi sacchi condominiali di ratti, piccioni e derivati, con annessi materiali di risulta e di scarto,
ha separato l’organizzazione, ben oltre le “pulizie di rito”, dalla preparazione straordinaria delle
manifestazioni.
L’organizzazione logistica degli spazi è stata la priorità, operazioni poste in sintonia con gli uffici
tecnici comunali e la Soprintendenza BB.CC.AA.: la cosiddetta “grotta azzurra” (entrando a sx)
diventa, per la sua “immediata accessibilità dall’ingresso principale, Sala Conferenze 1; l’allora
“Centro Studi” Notaro Jacopo (entrando a dx) si è trasformato in sede operativa per Informazioni,
Book Store, Caffe Culturale, Accoglienza e Prenotazioni; a seguire si aprono sulla Corte Principale
gli ambienti destinati alle performance ed alle esposizioni artistiche, appositamente denominate
secondo logistica del sito in senso anti orario, partendo dalla “stalla grande”, da adesso, Expo 1,
seguendo per la “colombaia” - Expo 2, la “scuderia”- Expo 3, il “fienile” - Expo 4 – Sala Conferenze
2, la sala del Qanat – Expo 5, e i depositi - Expo 6 ed Expo 7. Da questo percorso viene comunque
omesso dalle esposizioni, non per inutilizzo, il “palazzetto”, ovvero la parte accessibile anche dal
secondo ingresso dell’impianto: tale spazio vedrà nascere un nuovo “Centro Studi” – biblioteca
tematica con annessi servizi igienici, accesso Wi-Fi gratuito ed altre attività/laboratori.
Restituire il Palazzo, le antiche sale e la Corte agli abitanti ha significato porre in essere operazioni
di legami con il territorio, per ritrovare nel contesto le ragioni e gli sproni di un recupero ma, al
tempo stesso di un’innovazione che per noi, in fase iniziale come in quella attuale, è rappresentata
dai flussi e dai linguaggi dell’arte contemporanea.
Fu così che si instaurarono i primi accordi con gli artisti/autori della prima bimestrale d’arte:
Gesualdo Prestipino (scultore), Benedetto Poma (pittore), Alessandro La Motta (pittore), Alfio
Zarbano (pittore), Nunzia Guercio (artista outsider), Rosario Muni (ceramista), Gianni Andolina
(scultore), Marlene (pittrice), Claudio Schifano (pittore) e Rosario Tricomi (pittore iperrealista
contemporaneo).
Nei venti giorni che intercorrevano tra la consegna delle chiavi e la programmata inaugurazione, si
lavorava senza sosta anche all’arredo delle sale, specie quelle destinate all’accoglienza. Seguendo
la logica del rispetto per l’ambiente e del contesto storico, si decise di realizzare un arredo eco
sostenibile a costo zero, recuperando oggetti e materiali dismessi e pronti ad essere destinati alla
discarica; gli eco pallet divennero tavoli, banconi e divanetti, le gabbiette di legno originali tavolini
e librerie, le bottiglie di vetro sostegni di altri tavolinetti, scarti di listelli in legno diventavano
segnaletiche e molto altro. Man mano le opere arredavano secondo pensiero le sale e si lavorava
alle installazioni aeree.
In gran rispolvero si procedeva anche agli allestimenti delle prime opere in arrivo, pensati secondo
gusto, tema e misura; ad ogni artista, che approdava per la prima volta, un beneficio al luogo ed alla
sua immagine, sino alla compiuta completa del percorso d’arte.
Ad imperterrita continuità si lavorava alla divulgazione della notizia dell’apertura, a cui vollero
contribuire alcune imprese locali, offrendosi utili alla comunità con dei servizi; inestimabile resta ad
oggi la riconoscenza verso i cittadini/commercianti – imprenditori.
I temi della Tutela e della Valorizzazione del Patrimonio Culturale materiale e immateriale e dell’Arte
Contemporanea, rivestiranno frequentemente ruoli rilevanti nelle attività del presidio, poi sezione,
di Italia Nostra a Lentini, sia come argomenti di confronto e di crescita, sia come meta di impiego
con e per le nuove generazioni. Il sito riconducibile come “Palazzo Beneventano” e l’area “Quartiere
Badia” diventeranno cornice e incubatrici di numerosissime iniziative e progetti per la Città.
Attività, primi obiettivi e risultati raggiunti
▪ Il 7 maggio 2016 inauguravamo la nostra prima esperienza a Palazzo Beneventano, da quel
momento diveniva sede di eventi, di visite guidate e di incontri con autori, rendendolo per
la prima volta in assoluto fruibile al pubblico di ogni provenienza ed età. L’omaggio alla
Dimora Storica fu pensato con tutti i buoni auspici: benedizione del sacerdote Enzo Salemi,
taglio del nastro, sparo di mortaretti, musiche del Corpo Musicale “Banda Orchestra
Siciliana” di Alcara Li Fusi, soci preparati ad ogni evenienza, dai racconti del luogo, alle
indicazioni logistiche del sito.
Alla conferenza d’apertura, moderata dal giornalista Silvio Breci, intervennero con il sottoscritto le
autorità civili, militari e religiose ed altri ospiti d’onore.
La prima sera inaugurale, per concludere un popolato pomeriggio di maggio, è stato eseguito un
concerto dal Quintetto di Fiati Belliniano, per la prima volta a Lentini presso la Sala “Expo 1” (antica
stalla).
Dal giorno dell’inaugurazione, grazie alle attività di valorizzazione, la fruizione del Palazzo
Beneventano diviene notizia: la Repubblica, il Resto del Carlino, Il Fatto Quotidiano, l’Unità, La
Sicilia, Quotidiano di Sicilia, MeridioNews, Web Marte, Informa Sicilia, Il Giornale dell’Arte ed altre
redazioni, parlano dell’operazione avviata dalla commissione artistico-culturale di Lentini.
Più di quindicimila visitatori, registrati e gestiti in organizzate e preparate visite guidate, hanno avuto
occasione ed opportunità di godere per la prima volta degli spazi e delle sale, da ben oltre
quarant’anni fino ad allora, utilizzate impropriamente.
Si stava per concretizzare un “fenomeno” negli intenti del gruppo organizzatore, quello di convertire
l’immagine di un luogo “deputato alla munnizza” a un luogo per necessità destinato all’educazione
dell’Arte e della Cittadinanza.
Numerosi gli scatti fotografici: i visitatori hanno colto maggiore occasione venendo a conoscenza
del progetto nazionale “Invasioni Digitali”, che ha per scopo la fruizione fisica e digitale del
patrimonio culturale, priva di confini geografici e proiettata verso un futuro nel quale la condivisione
e il modello dell’open access saranno sempre maggiori. Grazie agli hashtag
#PalazzoBeneventanoLentini #SiciliaInvasa2016 #InvasioniDigitali #liberarelacultura in uso per tale
giornata, queste “cartoline digitali” hanno varcato ogni immaginabile confine, fino all’inserimento
della relazione annuale del progetto I.D. per il MiBACT.
L’evento di Maggio 2016 aveva in oggetto l’apertura della dimora, ma senza “un’anima” non
sarebbe stato possibile immaginare, vivere e cogliere significati e memorie: la prima è stata la
mostra bimestrale d’arte contemporanea dal titolo “D.E.A. Misterica” (ispirata alle memorie del
territorio Demo Etno Antropologiche).
A dare vita e a credere in tale iniziativa sono stati gli artisti:
Gesualdo Prestipino (scultore)
Benedetto Poma (pittore)
Alessandro La Motta (pittore)
Alfio Zarbano (pittore)
Nunzia Guercio (artista outsider)
Rosario Muni (ceramista),
Gianni Andolina (scultore),
Marlene (pittrice)
Claudio Schifano (pittore)
Rosario Tricomi (pittore iperrealista)
In cifre, molti sono stati i momenti che hanno segnato l’esperienza “soprannominata Beneventano”
della Sezione locale di Italia Nostra; talmente tanti da non poterne fare una completa raccolta, che
qui vuole limitarsi a dare un “tracciato” dell’operato di cui ha beneficiato la comunità.
Un triennio proliferante di sinergie e collaborazioni con artisti, galleristi e operatori di ogni
provenienza: tali da costituire tre commissioni scientifiche permanenti sulle attività in cantiere e
programmate ogni diciotto mesi.
- il 16 luglio 2016 si inaugurava un nuovo “viaggio pittorico” con la personale d’arte dal titolo “Oltre
Ulisse”: una collezione di quaranta opere dell’artista Angelo Savasta.
- il 3 ottobre 2016 si ospitava a Lentini l’artista Miky Degni, graphic designer – artista.
Il 6 maggio, ad un anno dall’inaugurazione di Palazzo Beneventano e a ridosso dei Festeggiamenti
Patronali, la sezione di Italia Nostra dedicava una Mostra Fotografica alla figura dell’Ingegnere
Aereonautico Emilio Mirisola (1940-2011), un’intuizione partecipata con io soci esperti Tony Samo
e Salvatore Bombaci.
La mostra “Emilio Racconta” è stato l’evento-neofita della stagione primavera-estate 2017.
Il 28 maggio 2017 una nuova collettiva d’arte approdava a Lentini. Pop Vibrations, Vibrazioni Pop,
titolo ideato sui temi del “surreal-pop”. La collezione ha arredato le Scuderie di Palazzo Beneventano
(Expo 3) ed ha avuto le opere dei seguenti artisti:
Angelo Barile
Loredana Catania
Easy Pop
Max Ferrigno
Stefano Gentile
Hackatao
Marina Mancuso
Paolo Marchesini
Giancarlo Montuschi
Neirus
PAO
Nina For The Dogs
Domenico Pellegrino
Massimo Sirelli
Il 25 giugno 2017 seguiva una nuova Collettiva d’Arte Contemporanea dal titolo SMALL, avendo
tema opere in stile “surreal-pop” di piccolo formato. In partenariato, per l’occasione, inaugurava
con noi il Club LIONS di Lentini.
“Small è armonia nell’universo, un ordine in cui il disordine delle cose si esprime e si tesse come
trama e ordito contenuto, in una forma in cui lo spazio assume un valore bipolare nelle sue diverse
espressioni artistiche e qui rappresentate in modo informale da collage, pittura e tecnica mista.”
Questa collettiva d’arte ha ospitato le opere dei seguenti artisti:
Salvatore Lanzafame, Giancarlo Montuschi, Gianni Serra, Salvatore Mazzone, Demetrio Di Grado,
Giulio Giustini, Giovanni Proietto, Emanuele Sartori, Massimo Sirelli, Delta N.A., Stefano Gentile,
Andrea Greco, Manuela Balma, Bruna Larosa, Angelo Barile, Angelo Bramanti, Massimo Faraci,
Andrea Mattiello, Simona Candini, Antonio Martin Ferrand, Tina Jodie Sgrò, MoMò Calascibetta,
Loredana Catania, Marina Mancuso, Jeanne Teolis Art, Frida Bravo Reynoso, Tanja Ulbrich, Alvaro
Sanchez, Raphael Cruz, Paolo Marchesini, Simone Geraci, Marilina Marchica, Giuseppe Giuse
Tringali, Federico Severino, Cetty Previtera, Nicolò D’Alessandro, Giuseppe Matrascia, Tomokazu
Shibayama, Olga Lupi, Tiziana Viola Massa, Pep Quer, Emanuele Vittorioso, Emanuele Guzzardi,
Valeria Lo Giudice, David Gorriz e Noemi Beres.
Nell’estate 2017 espone l’artista riminese Alessandro La Motta, unito in una bipersonale con lo
scultore Giuseppe La Rocca: nasceva così la Mostra d’Arte Contemporanea dal titolo DALLE DEE
MADRI AI MITI DELLA RINASCITA.
Il 10 agosto si inaugurava la Mostra di Scultura dal titolo CONNESSIONI IN-TER-NE(t), una tripersonale di scultura di e con gli artisti:
Gianni Andolina (Noto),
Doris Bouffard (Montreal)
Johanne Ricard (Montréal)
Giorno 1 Settembre si inaugurava la Personale di Pittura “LE DONNE DELL’OLTRE TEMPO” di
Federica Orsini, rimasta aperta fino al 30 settembre e prorogata sino al 30 ottobre.
Il 2 settembre, l’artista ligure diventava “neofita” di un progetto per un Parco d’Arte
Contemporanea: la prima ospite a lasciare dono di un’opera al quartiere “Badia“, alla Città.
Prende inizio il progetto di rigenerazione urbana del quartiere Badia, d’ora in poi “Badia Lost and
Found” (storia di un quartiere ritrovato).
Un importante contributo artistico, una batteria di artisti di diversa provenienza e formazione:
Salvo Muscarà,
Roberto Collodoro,
Giovanna Pistone
Nicola Alessandrini,
Antonio Barbagallo,
Agnes Cecile,
Doriana Pagani,
Ludovico Costa,
Gianluca Militello,
Corrado Inturri,
Giuseppe Gusinu,
Lorena Fisicaro
Alice Loma
Anastasia Pignatello
Stefano Maria Girardi
Franco Condorelli
Gui Zagonel
Marta Lorenzon
Giorgio Gieri
Gianni Andolina
Sabato 30 settembre si inauguravano le personali d’arte “Ri_Tratto” di Giuseppe Tringali e “In Colla
Veritas” di Demetrio Di Grado.
Il 20 Dicembre 2017 con l’artista Stefano Maria Girardi è stata inaugurata una nuova opera avente
per titolo/oggetto il mito di PROMETEO.
Nei giorni di dicembre 2017 aveva luogo una delle prime residenze d’artista in territorio leontino,
per incrementare da una parte le opere “a cielo aperto” del parco Badia Lost & Found, dall’altra,
una inedita collezione di opere da custodire presso le Sale Expo del Palazzo Beneventano.
Stefano Maria Girardi è l’artista romano, talentuoso e poliedrico che ha condotto la realizzazione
delle due opere. Per lui tale esperienza segna l’esordio per la prima opera di Street Art in Sicilia.
Il 6 maggio 2018, si inaugurava negli spazi expo di Palazzo Beneventano la mostra di pittura del
Maestro, Medaglia d’oro nazionale della Scuola dell’Arte e della Cultura, Luigi Dugo, a cui oltre il
taglio del nastro è stato affidato un riconoscimento dal Comune di Lentini: il tetradramma d’oro
(riproduzione fedele) di Leontinoi.
Giovedì 24 maggio il presidente della sezione di Lentini di Italia Nostra e responsabile del Palazzo
Beneventano di Lentini, interveniva presso il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma, circa il
progetto “Badia Lost & Found” e il processo di musealizzazione a Luogo del Contemporaneo della
dimora storica in oggetto.
Al convegno internazionale dedicato alla museologia “museum.dià III” – che ha visto la presenza
di notevoli esperti del settore confrontarsi sul tema delle “reti” e sulle connessioni tra musei,
cittadini e territori: il sottoscritto narrava ad un’assemblea partecipata dei processi di sviluppo
apportati nella cittadina d’appartenenza e dei meccanismi partecipativi e inclusivi per l’uso del
patrimonio culturale.
Lo stesso giorno, il progetto “Badia Lost & Found” veniva eletto tra i 15 finalisti del Bando
Culturability, concorso aperto a progetti di innovazione culturale e sociale, su ben 341 partecipanti.
Al Palazzo Beneventano di Lentini tornano le grandi mostre: “Ànemos”, bipersonale di pittura, di
Fabio Modica e Marta Lorenzon.
Il 28 settembre è stata inaugurata “Ànemos”, un titolo che rimanda alla tipicità pittorico-espressiva
dei due autori, ma anche alla missione del collettivo lentinese di restituire un’anima alle sale del
palazzo. La mostra bipersonale d’arte contemporanea che, per la prima volta, lega l'illustratrice
liventina Marta Lorenzon e il pittore catanese Fabio Modica si è rivelata un successo, chiudendo in
data 11 novembre con più di duemila e cinquecento visite.
Il 21 dicembre presso la Sala Expo 3 di Palazzo Beneventano veniva inaugurata “[R]Evolution
capitolo 2”: dopo Cefalù l’artista RoBiCo, ovvero Roberto Collodoro, espone a Lentini.
Il 17 gennaio il bene comunale denominato “Palazzo Beneventano” di via S. Francesco d’Assisi, 4,
viene censito nella Lista Rossa del patrimonio culturale, curata da Italia Nostra.
Domenica 27 gennaio, alle ore 18.00, presso Palazzo Beneventano, è stata inaugurata l'installazione
itinerante dal titolo "Cenere: delitto e castigo", realizzata dall'artista Momò Calascibetta e
presentata con il racconto di Dario Orphèe: una riflessione intorno al "sistema" dell’Arte in Sicilia.
L'evento è stato impreziosito da una performance degli artisti-soci Gabriele Fisichella e Chiara
Serges, in arte: RedOneDuo.
“Progettare il futuro per il passato”
Divertire, emozionare ed educare allo scopo di rendere vitali i beni culturali anche come luoghi di
occupazione e professionalizzazione. Attraverso lo studio, la ricerca e la comunicazione è stata
creata una nuova offerta culturale. Quella delle attività su riportate, è solo una esigua parte delle
attività svolte in questo triennio di attività, facilmente deducibili come nuove grammatiche che
siano a servizio della società e del suo sviluppo. Palazzo Beneventano con la sua organizzazione di
riferimento, i suoi collettivi di professionisti, studenti e cittadini, le commissioni, i comitati ed i
gruppi informali, è stato l’esempio di una comunità che si riappropria e riabilita un luogo ad oggi
mancato, inteso sia come Polo Culturale che come Polo Museale.
Il collettivo locale di Italia Nostra, lo staff del progetto “Badia Lost and Found” ed i gruppi di lavoro,
si propongono quale agenzia della valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici,
attivando processi virtuosi finalizzati al migliore utilizzo e conoscenza del sito.
Italia Nostra intende adempiere a questo compito erogando al pubblico un servizio volto alla
conoscenza della storia, della architettura, della contestualizzazione urbana e territoriale, attraverso
l’organizzazione di percorsi guidati e altre attività di studio, di educazione e di diletto.
In questo triennio di esperienza sono già in cantiere importanti progetti che prevedono il
coinvolgimento delle istituzioni e di diverse professionalità attive in più settori.
Il progetto prevede:
Servizi dedicati alla fruizione dei luoghi come esperienza emotiva e conoscitiva.
visite guidate
bookshop | valorizzazione dell’artigianato locale e dell’editoria di settore
Tourist info point | servizi di informazione e di accoglienza del pubblico
organizzazione di mostre, manifestazioni culturali e iniziative promozionali
Edutainment e Didattica museale
Rendere il bene uno spazio di esperienze cognitive in cui sviluppare curiosità, capacità di
osservazione, intuizione e creatività, creando relazioni e stuzzicando la voglia di conoscenza della
propria storia attraverso il gioco, la narrazione e i sensi.
visite/laboratori ludico-didattici per bambini
seminari
laboratori/workshop
Progettazione
Curiamo la progettazione per i beni e le attività culturali in ogni fase: dell’ideazione del progetto con
le dovute analisi delle eventuali ricadute economiche e sociali sul territorio fino al monitoraggio dei
dati e alla diffusione dei risultati.
Promozione, comunicazione e marketing
Partecipazione, creatività e ricerca per comunicare la cultura: dalla creazione dei contenuti, alla
diffusione attraverso tutti i canali della comunicazione.
Ideazione dei contenuti
Campagne stampa
Social Media strategies
Web
Grafica
Cifre in più di novecento giorni di Palazzo Beneventano:
· c.ca 14mila visite
· laboratori didattici
· 82 mostre multidisciplinari
· 46 rassegne musicali;
· 141 conferenze / seminari;
· 2 progetti di museologia e museografia degli spazi in "luogo del contemporaneo";
· 5 progetti di performance / percorsi itineranti;
· 2 progetti di ripristino del "Centro Studi"